Non si può affermare con certezza l’anno di fondazione della chiesa: il can. Pulci la colloca verso la fine del 1400, dopo la cacciata degli Ebrei per ordine di Ferdinando il Cattolico, ma l’atto più antico è una soggiogazione del 1619, da parte di un certo Giovanni Chittardo, in favore della chiesa.
Certamente l’11 Maggio del 1817, come testimoniato dalla data della chiesa incisa sulla facciata principale, iniziano i lavori di ampliamento della chiesa, essendo aumentata la popolazione del quartiere e la devozione alla Vergine SS. della Provvidenza.
Nel 1820 i lavori vengono sospesi, a causa di tumulti popolari, e riprendono nel 1827, con la decorazione degli interni, la realizzazione della pavimentazione in mattoni di alabastro e la collocazione sull’altare maggiore del quadro raffigurante la Madonna della Provvidenza, opera del Pollaci.
Nel 1879 il rettore, sac. Epifanio Lipani, acquista nuovi locali per l’ampliamento della sacrestia. Intorno al 1895, viene ricostruito lo scalone esterno e nel 1904, con le offerte dei fedeli, vengono rinnovate le decorazioni interne e la pavimentazione e vengono costruiti la balaustra e due degli altari minori. La collocazione dell’organo risale al 1910.
In occasione del primo centenario della fondazione, nel 1917, venne rinnovato il prospetto del tempio. Nel 1921 l’altare in legno, rivestito con cristalli dipinti, viene sostituito, conservando lo stesso disegno, con un altro marmo.
La facciata principale è di semplice fattura: preceduta da uno scalone semicircolare in pietra bianca, ha paraste che si concludono nel primo ordine con capitelli ionici, nel secondo ordine con medaglioni floreali. La cornice che sormonta il portone d’ingresso è arricchita da mensole, due acroteri e un medaglione centrale, sotto il quale è incisa la data 1817. Alla destra della facciata si trova un piccolo campanile.
L’interno, ad aula unica, una volta a botte lunettata e quattro cappelle laterali, è ricco di decorazioni e stucchi: l’abside è distinto dalla navata da quattro colonne corinzie che sorreggono l’arco di triondo e nella calotta del cappellone un dipinto raffigura le nozze di Cana.
Sull’altare maggiore troneggia il dipinto della Madonna della Provvidenza opera di Tommaso Pollace.
Il quadro, portato in processione fino al 1861, rappresenta la Madonna col Bambino circondata da angeli che tengono cornucopie di frutta e manipoli di spighe, simboli di abbondanza.
Dove Siamo: via Goldoni
Aperture: La chiesa è visitabile su richiesta rivolgendosi al numero 0934.25423. In ogni caso la visita dovrà essere effettuata in orari diversi da quelli in cui viene celebrata la SS. Messa.