Fondata insieme all’annesso Convento dei Benedettini nel 1592 per volontà della principessa Maria d’Aragona, vedova di Francesco Moncada, la chiesa fu completata solo due secoli dopo, nel 1793.

Fu edificata sul sito dell’antica chiesa di Santa Venera, della quale è emersa, dopo un restauro, la facciata sul fronte sud‐ovest della chiesa attuale.

Nella nuova chiesa, per volontà di donna Maria, venne dedicata una cappella a Santa Venera.

Con l’Unità d’Italia, il monastero e la chiesa furono confiscati; furono dapprima destinati a lazzaretto, durante l’epidemia di colera del 1885, poi furono convertiti in caserma “Belleno” e in deposito militare: in questo periodo fu irrimediabilmente compromesso il cortile interno del convento.

La chiesa fu restituita al culto solo nel XX secolo. Negli anni Sessanta l’edificio non era in buone condizioni e all’ipotesi di demolizione si opposero i parroci dell’epoca, che iniziarono il restauro senza alcun contributo da parte dello Stato. Nel 1978 però si arrivò a un accordo secondo cui il monastero sarebbe stato ristrutturato con fondi del Ministero delle Finanze, purché i locali della struttura fossero utilizzati per attività sociali. 

All’interno della chiesa, a impianto basilicale, si può ammirare un Crocifisso di Frate Umile da Petralia, alterato dai restauri successivi.

Dove Siamo: via Madonna di Fatima

Aperture: la chiesa è visitabile su richiesta rivolgendosi al numero 0934.25877. In ogni caso la visita dovrà essere effettuata in orari diversi da quelli in cui viene celebrata la SS. Messa

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