Il Giovedì Santo, i fedeli agrigentini (ma anche numerosi turisti), sia in città che in ognuno degli altri 42 comuni della provincia, visitavano le chiese (rigorosamente in numero dispari, nel rispetto della tradizione) per rievocare il percorso dei Santi Sepolcri.
Una moltitudine di gente, in religioso silenzio, riempiva le strade e si recava in devozione agli altari votivi dedicati alla Passione, dai quali proveniva un persistente odore di incenso.
Straordinariamente belli quelli in stile barocco, all’interno delle diverse chiese storiche, disseminate lungo le antiche vie della città.
Nelle case di Girgenti, vi è l’usanza, sin dai tempi antichi, che il Giovedì Santo le donne preparino un dolce, povero, fatto, semplicemente, di pasta di pane e di uova sode, i cosiddetti “Panareddra cu l’Ovu”,
Una specialità di pasticceria domestica siciliana e, al contempo, una vera raffigurazione iconica che, per i suoi significati simbolici, va ben oltre le religioni e la religiosità.
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