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“Scolpire il tempo- Il paesaggio e il cinema” è una retrospettiva di film, che pone l’attenzione sul rapporto fra spazio fisico e sistema di percezioni attraverso cui lo sguardo costruisce e riconosce il paesaggio come immagine cinematografica, mostrando di volta in volta la capacità del cinema di porsi come luogo in cui spazio e rappresentazione diventano idee, sguardi, possibilità di pensiero.

È proprio sul rapporto tra questi elementi che hanno luogo quelle differenze che fanno del paesaggio, di volta in volta, un ambiente vicino o ostile, uno spazio interiore, un luogo di forme e movimenti, di solitudine estrema o di senso della comunità. Un modo per riflettere l’idea del paesaggio sui tentativi della sua violazione.

Questa rassegna dell’Ente Parco dei Templi cerca di declinare il paesaggio attraverso le varie forme raccolte dallo sguardo degli autori, con particolare riferimento al paesaggio del sud Italia (Calabria, Basilicata, Puglia), laddove esso è ancora integro, e con varie incursioni nel cinema di altri paesi per il rapporto con cui la natura condiziona il carattere di chi la percorre.

Si inizia con il film “Una storia vera”, per la regia di David Lynch, basato su un fatto realmente accaduto, che racconta la strana storia di Alvin Straight, un contadino dell’Iowa che nel 1994, a 73 anni di età, intraprese un lungo viaggio a bordo di un piccolissimo trattore rasaerba per andare a trovare il fratello reduce da un infarto. Durante questo viaggio, Alvin, avrà modo di conoscere diverse persone, tra cui: una ragazza incinta, scappata di casa, un gruppo di ciclisti, una coppia di coniugi, due buffi meccanici gemelli, un sacerdote. Tutti questi personaggi, diversi fra loro, e il paesaggio americano, fanno da sfondo alla storia, e accompagneranno il protagonista fino all’arrivo a casa del fratello, che stupito, non crederà a tutto ciò. Straight coprì in 6 settimane la distanza di 386 chilometri, viaggiando 8 km orari attraverso il paesaggio mutevole dell’entroterra americano.

Insomma, una vera e propria odissea contemporanea, all’interno della quale si ritrovano valori eterni e universali. Attratto dalla forza della semplicità di questo racconto, Lynch, decise così di realizzarne un film, rivelatosi poi un grandissimo successo di critica. Ancor oggi è indicato come uno dei suoi film migliori e tra i più belli.

Ingresso gratuito.

A seguire, ci saranno tanti altri appuntamenti, sempre inerenti al mondo del cinema. Date un’occhiata alla locandina!

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