Si attribuisce al 1696 la data di fondazione di Joppolo Giancaxio ad opera di Calogero Gabriele Colonna, Duca di Cesarò, il quale, nei suoi feudi di Giancascio e Realturco, eresse il casale.
Alcuni storiografi infatti fanno risalire tali insediamenti al periodo arabo, basandosi sull’etimologia, forse orientale, dei due feudi nei quali fu eretto il Paese.
Al suo nascere, il nuovo paese fu popolato da 305 abitanti, secondo il primo censo statistico dei libri regi, fra vassalli e coloni attirati dai paesi vicini.
Con la fine della feudalità Joppolo venne costituito in Comune autonomo, ma perse tale autonomia nel 1827 e venne declassato a borgata di Aragona, per diventare nel 1892 borgata di Raffadali, perché più vicino a questo centro e, infine, nel 1926, forse per interessamento dell’ultimo Duca, ritornò ad essere Comune autonomo.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, vigeva ancora l’organizzazione legata alle infrastrutture parassitarie della vecchia economia agricola, il sistema feudale delle campagne impediva lo sviluppo di Joppolo e l’emancipazione del contadino col possesso della terra.
I contadini allora furono costretti ad abbandonare il paese alla ricerca di una fonte di guadagno.
Cominciò così il fenomeno della fuga dalle campagne e della emigrazione in massa verso i paesi del nord Europa e d’oltre Oceano, e tale fenomeno oggi si è ulteriormente acuito verso il Nord Italia per lo stato di abbandono a cui sono lasciati i giovani.
La popolazione attuale è di circa 1300 abitanti.