Annessa al castello dei Baroni del Campo, questa chiesetta, costruita nel 1573, è realizzata ad aula con catino absidale ricurvo, e scandita da lesene con capitelli compositi. Il suo interno, decorato da stucchi neoclassici sulla volta, presenta una pavimentazione con piastrelle smaltate raffigurante lo stemma dei Lucchesi.
Nell’abside un gruppo cinquecentesco in legno ripropone l’iconografia orientale della Madonna Odigitria, secondo stilemi rinascimentali locali di gusto popolareggiante, con pregevole base, in legno intagliato e bassorilievo.
Sono conservate anche due tele tardo barocche, a opera di pittori locali raffiguranti una San Michelangelo Arcangelo e l’altra Santa Fara, una statua di San Luigi del XIX secolo, il Crocifisso Nero del Seicento, oggetto di particolare devozione, e la scultura del Cristo Portacroce, realizzata da Michele Caltagirone.
La chiesa possiede un discreto patrimonio di argenterie sacre, reliquiari, aureole, calici e ostensori dei secoli XVII‐XIX (oggi conservate presso la Chiesa Madre di San Giovanni Evangelista), opera delle officine palermitane.
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